Archive for the LE TUE PROBLEMATICHE Category

Dal macchinista Gennaro Conte

Posted in LE TUE PROBLEMATICHE on 8 febbraio 2008 by petrusweb
Fin dal lontano(?) 1989, da quando mi onoro di far parte dei macchinisti, continuo a meravigliarmi del nostro masochismo, di come la categoria riesce a "farsi male" da sola e di come gode nel farlo.
Continuo a meravigliarmi della nostra scarsa memoria, di come abbiamo dimenticato che c’è un unico sindacato che parla e che ha sempre parlato della tutela degli inidonei e della sicurezza.
Continuo a meravigliarmi di come abbiamo dimenticato che c’è un unico sindacato che ha previsto azioni di lotta su tali problematiche.
Continuo a meravigliarmi di come "facciamo finta di non sapere" che ci sarà un unico sindacato che realmente si opporrà al "Piano d’impresa" preparato dall’EAV che prevede riduzione degli organici ed aggravio del carico di lavoro.
Continuo a meravigliarmi di come "facciamo finta di non sapere" che nelle ditte che hanno in appalto i PPLL ed i Deviatori lavorano e continueranno a lavorare gli amici, i parenti ed i collaterali dei sindacalisti di altri sindacati e che in loro(per grazia ricevuta) la nostra cara Azienda troverà sempre "una firma pronta" per far passare tutto quello che gli fa più comodo.
Continuo a meravigliarmi di come un attestato di solidarietà per i colleghi del cosiddetto "esodo padre-figlio", venga scambiato per il motivo reale per cui sarebbe stato proclamato dall’Or.S.A. lo sciopero di 24 ore dell’8 febbraio 2008, ma forse lo abbiamo fatto perchè non abbiamo più la voglia di lottare.
Non finirò mai di meravigliarmi                   
Gennaro Conte                               

Dal macchinista Umberto Ceraso..

Posted in LE TUE PROBLEMATICHE on 27 aprile 2007 by petrusweb

…..dal macchinista UMBERTO CERASO agli amici e colleghi della Circumvesuviana

(per conoscenza dei fatti …..aziendali)

Il giorno 14 settembre 2006, come tutti sanno, sono rimasto coinvolto nell’incidente del pl Cangiani II alla guida del treno 463. Da quel momento, è ovvio, la rabbia, il rimorso e la paura di quello che poteva succedere di più grave è rimasta dentro di me.

Ringrazio Dio che quella sera ha fatto si’ che non si facesse male nessuno.

Voglio ringraziare tutti quei colleghi che mi hanno avvicinato nei giorni successivi per esprimermi parole di conforto e di solidarietà, qualcuno confessando che anche a loro è capitato qualcosa di simile ma hanno avuto la fortuna che non passasse nessuno. In questo caso sono stato anche io fortunato perché come ho detto prima non si è fatto male nessuno.

Ringrazio quei colleghi che, anche se non mi hanno avvicinato sono comunque dispiaciuti e solidali, e ringrazio anche qualcuno che critica o non giustifica l’accaduto.

La tensione che si accumulava dentro di me in attesa dell’inchiesta aziendale si è affievolita proprio dopo l’inchiesta in quanto mi era stato detto di non preoccuparmi, di stare calmo……insomma, sul profilo umano e psicologico, è stata positiva.

Dopo alcuni giorni ho effettuato la visita di revisione art.10 e non appena è giunto il risultato di idoneità in azienda sono stato riammesso alla guida. Erano passati 45 giorni dall’incidente……

Pensavo che fosse tutto finito, in attesa sempre del provvedimento disciplinare aziendale, e avevo cominciato a riprendermi psicologicamente tornando con la passione di prima a svolgere il mio lavoro da macchinista; senza sapere che qualcosa stava succedendo……

A novembre ricevo una telefonata da Mastroleo, su consiglio di Striano suggeritogli dall’ing.Borrelli, che mi avvertiva che forse mi sarebbe arrivata una “carta” a casa, ma che non mi sarei dovuto preoccupare: eventualmente l’avrei dovuta portare a loro. (..un PM del tribunale di T.Annunziata stava svolgendo delle indagini…)  

A metà gennaio mi arriva a casa un avviso della procura di T.Annunziata in cui mi si accusa che avrei potuto provocare un disastro ferroviario in quanto, questo il capo d’accusa: il giorno etc.etc….alla guida etc.etc…, con condotta negligente etc.etc…,non rispettava il regolamento segnali e il regolamento circolazione treni con dirigente unico, ed in particolare ometteva di attivare l’abbassamento delle sbarre e conseguente segnaletica procedendo, contrariamente, con le sbarre alzate, a vista, a 4 km/h, andando ad impattare contro l’autovettura etc.etc…..

Porto allora questa “carta” da Striano e dall’ing.Borrelli, i quali mi dicono che mi avrebbero fatto sapere qualcosa.

Dopo circa un’ora vengo contattato dal collega Vollono Carlo, avvocato dell’ufficio legale dell’azienda.

Mi spiega che per le cause penali è d’obbligo avere un avvocato difensore, e mi fa fare una richiesta all’azienda in cui chiedo che mi venga concessa assistenza legale o in alternativa un legale di mia fiducia.

Mi viene detto che l’avvocato deve essere esterno perché l’azienda non ha avvocati penalisti ma solo civilisti, e che l’azienda provvederà al pagamento delle spese legali solo nel caso io “non subisca alcuna condanna”.

Mi chiede se conosco un avvocato, me ne consiglia anche uno di sua conoscenza, ma gli rispondo che preferisco un avvocato di mia fiducia.

Alla fine di febbraio, siccome non mi dovevo preoccupare e dovevo stare calmo, tanto per affondare il coltello nella piaga, mi arriva il provvedimento disciplinare da parte dell’azienda: 10 giorni di sospensione dal soldo e dal servizio, da effettuare entro 30 giorni dalla consegna del provvedimento.

Fermo restando le mie responsabilità (a tal proposito mi sembra di aver letto qualcosa…..è meglio lasciar perdere….) di cui sono consapevole e me le sono assunte tutte io, mi sono sembrati eccessivi.

Qualcuno dice ringrazia Iddio! Dio l’ho già ringraziato perché non si è fatto male nessuno…..

In realtà mi aspettavo di meno, max 5 giorni di sospensione, sia per come era andata l’inchiesta e il trattamento ricevuto durante la stessa, sia per i recenti precedenti, e sia perche’ l’azienda sa che sto affrontando una causa penale e che comunque dovro’ affrontare delle spese.

A proposito delle spese legali, tanto per riaffondare il coltello nella piaga, a metà febbraio mi chiama Vollono per comunicarmi che mi era stata concessa l’assistenza legale ma che l’azienda aveva messo per sbaglio anche il nome di un avvocato, che non era il mio e del quale in precedenza gli avevo già comunicato il nome; quindi avrebbe rimandato indietro l’autorizzazione per farne cambiare il nome.

La prima settimana di marzo mi chiama la collega Madonna Patrizia, dell’ufficio legale, comunicandomi la stessa cosa che mi aveva detto in precedenza Vollono: mi viene concessa l’assistenza legale ma devo rivolgermi ad un avvocato di “fiducia” dell’azienda, avvocato Cortese.

Le faccio presente che già da metà di gennaio ho dato mandato al mio avvocato e che già sta lavorando al mio caso (richiesta fascicoli, consulenza periti di parte,incontri vari con il sottoscritto,etc.etc..).

Ma alla fine la risposta aziendale è questa: solo se è ……..l’avvocato Cortese……(?????)…

A questo punto mi sembra ovvio che non posso togliere il mandato al mio avvocato né posso farlo affiancare da quello “consigliatomi” dall’azienda, come suggeritomi di fare da parte dell’ufficio legale.  Perchè comunque dovrei pagare il mio avvocato, ed eventualmente anche quello dell’azienda se subissi una condanna.

Visto che comunque devo pagare un avvocato, preferisco pagare il mio avvocato che ha già lavorato dall’inizio:

questa è stata la mia risposta all’ufficio legale aziendale.

Non e’ stata una mia iniziativa chiedere l’assistenza legale. Potevano essere piu’ chiari dall’inizio. Almeno non mi sarei illuso per poi rimaner deluso.

..Ora sono in attesa che venga chiamato per fare la causa !

Concludo chiedendo scusa se ho rubato un po’ del vostro tempo, se mi sono lasciato andare in questo …sfogo e vi ringrazio se avete letto questa lettera.

Ci tenevo a far sapere come sta la mia situazione solo perché alcuni sanno cose distorte e recentemente altri mi hanno visto a volte strano o diverso…

Ero, in alcuni momenti, solo un pò pensieroso….ma la compagnia di molti di voi è un sano scacciapensieri, e  la passione per il mio lavoro da macchinista è sempre la stessa di quando ho iniziato!

 

                  Napoli 27/03/2007                                                                                                                    un saluto a tutti

                                                                                                                      

                                                                                                                                                                       UMBERTO

Umberto Ceraso

Posted in LE TUE PROBLEMATICHE on 4 aprile 2007 by petrusweb

…..LETTERA BIS…..di Umberto

La precedente lettera da me scritta aveva solo lo scopo di …..parlare con gli amici e i colleghi, di raccontare una situazione che sto vivendo, come si fa quando ci si incontra al lavoro, per telefono: come dicevo nella precedente, per uno sfogo. L’unica differenza è che ho mandato questa lettera per posta elettronica perché non sempre ho la possibilità di vedere tutti.

Inoltre ho ritenuto opportuno far saper agli amici e ai colleghi tale situazione perché facciamo tutti lo stesso lavoro, e che tutto serve per esperienza e per informazione.

Qualcuno, anzi più di uno, mi ha consigliato di fermarmi con l’e-mail precedente, perché potevo turbare la suscettibilità di QUALCUNO,ormai lo sfogo lo avevo fatto; ed io mi sono fermato. Anche perché l’invio è stato quasi in contemporanea verso tutti gli indirizzi di posta elettronica in mio possesso.

All’inizio ero indeciso se inviare la “famosa e-mail” perché effettivamente avevo paura, ma non di QUALCUNO, avevo timore del giudizio dei colleghi.

Ed invece le risposte sono state molto gratificanti sia attraverso e-mail,  telefonicamente e  personalmente, e a tal proposito ringrazio tutti perché sono state veramente importanti per me.

Tra le tante risposte via e-mail voglio farvi partecipe elencandone alcune, sperando di far cosa gradita, naturalmente omettendo i mittenti.

29/03/07    12:01   

 Ciao Umberto,

sono colpito dal modo con cui hai affrontato l’accaduto, forse altri o per menefreghismo o per superbia non avrebbero mai fatto il tuo stesso passo.

Purtroppo è accaduto e fortunatamente, come hai già detto, senza gravi conseguenze.

Di responsabilità c’è né per tutti, macchinista, automobilista, Azienda, Ustif, organi di controllo, Tribunale ed avvocati, ma ognuno da parte sua ha, alla fine, lasciato "solo" il macchinista.

Che forse la tecnologia oggi a disposizione non consente di riportare a bordo le condizioni della linea così, come previsto dal 753/80? o forse non c’è la volontà di trovare soluzioni alternative?

A tutto questo devo però anche aggiungere che, noi lavoratori, non siamo nella condizione di comprendere realmente i rischi del nostro mestiere comportandoci, in alcuni casi, da veri kamikaze della vita. Bene mi risponderai tu, ma qualcuno lo deve pur fare il macchinista.

Certo, ma interpretando con coscienza le lacune Aziendali e mai approfittandone, perchè in tutto questo chi ci perde è solo il lavoratore. L’automobilista, gli avvocati saranno risarciti, ma chi ti risarcirà della serenità di uscire di casa la mattina per guadagnarti umilmente la tua "pagnotta quotidiana"?

Ti auguro semplicemente di vivere con limpidezza l’evoluzione degli eventi, e successivamente farti promotore di iniziative che possano sia dare coscienza a quanto accaduto che trovare soluzioni ai problemi delle varie categorie di lavoratori.

Ti saluto

29/03/07    14:32   

Caro Umberto, mi dispiace, credevo che fosse finito tutto, spesso ho parlato con i capideposito in merito a quell’incidente e tutti mi dicevano che si era risolto tutto abbastanza bene, e che al massimo ti davano un paio di  giorni di sospensione, ma visto il prosieguo e di come si sono comportati i nostri vertici aziendali sono restato anch’io molto deluso, a volte ci prodighiamo per risolvere dei problemi, ma visto come ci trattano vale la pena di fare come gli altri che non se ne fregano di niente e di nessuno.

Se vuoi ti faccio publicare la tua lettere sul blog di Navarone, è letto da molte persone del palazzo, e magari constatano la realtà del tuo lavoro. Se ti posso essere utile, puoi contare su di me.

Saluti

29/03/07   14:59   

 Umberto … che dirti…. Sono quelle cose strane che ti fanno capire che alla fine siamo soli contro il mondo. La cosa più brutta .. e ti capisco … è che noi lavoriamo per la nostra azienda e ci teniamo tanto a far bene il nostro lavoro, ma alla fine quando ci capita qualcosa, sia essa un incidente o un problema fisico, per loro siamo solo una pratica da portare a termine. Spero solo che lo stesso Dio che ti ha aiutato all’inizio, ti continui ad assistere e ti dia la forza per reagire. In ogni caso sappi che per qualunque cosa puoi sempre contare su di me. Saluti affettuosi

 29/03/07   21:09

Fatti forza. Ti auguro che si possa risolvere tutto nel migliore dei modi.

Con affetto

29/03/07     22:39   

Caro Umberto, sono dispiaciutissimo delle traversie che stai affrontando e di cui non ero a conoscenza.

Ti sono vicino e se hai bisogno di me per qualsiasi cosa non farti scrupolo e fammelo sapere.

ciao 

  30/03/07    00:12    

Caro Umberto e’ inutile dirti cosa ho provato leggendo la tua lettera. L’amarezza,la rabbia,la delusione il disincanto sono sentimenti che inevitabilmente hanno il sopravvento quando succede tutto cio’ che sta capitando a te. Ti ringrazio in primis di aver fatto chiara a tutti la tua situazione in quanto questo e’ un’ambiente particolare nel quale si fa troppo gossip,si parla di solo corna,di straordinario,di calcio,cambi turno e quant’altro e ci si dimentica troppo spesso dei rapporti umani, ci si dimentica che dietro il sorriso,la battuta,la quotidiana routine di ognuno di noi spesso ci sta un universo nascosto che,nonostante gli sforzi, facciamo fatica a nascondere. Non credo di dirti nulla di nuovo dicendoti che per questa azienda non siamo altro che numeri di matricola, non credo di dirti nulla di nuovo dicendoti che nessuno di noi dal direttore generale all’ultimo addetto alle pulizie e’ infallibile, non credo di dirti nulla di nuovo dicendoti che a ognuno di noi macchinisti e’ sicuramente capitato almeno una volta di avere il cuore che premeva per scappare dalla gabbia toracica tanto era la paura che avevamo preso con l’unica differenza rispetto a te che abbiamo potuto tenere l’episodio "secretato" in quanto solo piu’ fortunati.

Umbe’ ascoltami bene dopo due anni di servizio al passaggio di Casilli con un treno pari ho buttato per aria un

ragazzo di 13 anni,non ti dico come sono stato.Mi ha salvato solo la consapevolezza di aver fatto tutto quanto

potevo.In quella occasione ho scritto delle righe che non ho mai avuto il coraggio di pubblicare per non correre

il rischio che qualcuno,magari di qualche altro reparto le strumentalizzasse,ma che ho condiviso solo con una persona che in quei momenti mi ha dato una mano.Volevo smettere Umbe’.E invece dopo dieci anni ne ho avuto un’altro..

Stavolta e’ andata meglio non a me ma ai poveracci che almeno non sono morti.Ho fatto l’inchiesta in azienda il giorno XXXXXX L’azienda aveva fretta di trovare il responsabile!

Umbe’ stammi a sentire tieni duro e vai avanti.Tu come tutti noi non scendi da casa per ammazzare la gente e vedrai che anche questo PM, che beato lui non avra’ granche’ da fare, se ne fara’ una ragione.Tu, come tutti noi, ami questo lavoro,hai lottato per ottenerlo,hai probabilmente lasciato un posto piu’ comodo e sicuramente con meno responsabilità  per fare il macchinista e continuerai a farlo.Tu come tutti noi sai di essere l’ultimo anello di una catena perversa che e’ la catena di tutte le "professionalita" che fanno partire un treno da "A" per arrivare a "B". Ebbene tutti possono sbagliare meno che tu. Se tu te ne accorgi,sei vigile sei desto,sei pronto….e’ la norma, e non succede nulla.Se disgraziatamente tu fai un errore……

Umbe’ e’ questo che ci deve dare la voglia la forza l’entusiasmo la grinta per continuare.

Siamo una sorta di eroi Umbe’(non me ne voglia chi leggera’ e appartiene ad altre categorie), pagati da operai…ma una sottospecie di eroi.

 30/03/07    00:56   

quello che non accetto sono le scuse per il tempo rubato, quello che ti è successo fa parte del nostro mestiere e lo sfogo è un diritto concesso da parte di chi ti reputa amico.

quindi sappi che io sono a tua completa disposizione sia morale che economica.

 30/03/07  10:56  

Caro Umberto, la tua lettera mi coglie di sorpresa ed impreparato.

Infatti, come credo molti colleghi, credevo  la tua “disavventura” conclusa, dopo la tua riammissione in servizio.

Mi sorprende, ma in verità non mi meraviglia più di tanto,  il comportamento dei vertici aziendali nei tuoi confronti. Purtroppo devo concludere, con mio profondo rammarico, che veniamo trattati solo come asettici numeri di matricola, senza considerare che quel numero corrisponde ad un uomo con i suoi sentimenti, le sue aspettative, la sua dignità.

Per i “professori” ti ricordo che l’ignorante non è colui che ignora, ma chi crede di sapere; chi crede infatti che una disavventura analoga alla tua non gli possa mai accadere perché “lui” è attento,  sicuramente non è un  macchinista.

Con questa breve lettera, tengo a confermare la stima che nutro nei tuoi confronti come uomo, amico e collega. Sperando in una pronta e positiva soluzione, ti abbraccio.

Con affetto        

30/03/07   12:46   

Caro Umberto anche se siamo di due corsi diversi e non ci conosciamo bene, voglio che tu sappia che quello che ti è successo e dispiaciuto penso a tutti noi,e a me in particolare. Non credo che ci possano essere critiche su tutto ciò perchè sarebbe da stupidi e da ignoranti. Può capitare a chiunque di noi. Comunque ti auguro che questa faccenda si concluda per il meglio,anche se dall’azienda non c’è da aspettarsi chissà quale aiuto. Hai da parte mia tutta la solidarietà possibile e credo anche da parte di tutti i colleghi.

30/03/07    13:13

Caro Umberto, fatti coraggio…..l’importante è che "nessuno si è fatto male…….." ti auguro di superare in fretta questo momento di stress, quanto al comportamento dei nostri capi , hanno dimostrato ancora una volta le scarse qualità umane e professionali che tengono.   Chest’è u’ lignnamm………A presto.

 30/03/07     19:17   

Ci sono grandi uomini e tanti grandi vigliacchi.

Tu grande uomo, nella sofferenza hai saputo resistere, andare avanti con l’angoscia di quel maledetto giorno che ti tortura l’animo e dura e difficile. Sappi che, I grandi vigliacchi si annidano ovunque e sono i peggiori, sono quelli che più ti fanno stare male.

Sono quelli che si reputano bravi, quelli che ti chiacchierano alle spalle e distorgono la verità.

Caro Umberto, per ognuno di noi è sritto nel destino quel che è di tutti i giorni, noi non vorremmo mai sbagliare, ma quando capita non è voluto, è solo perchè per pura casualità o per destino, doveva succedere .

Tutti i giorni prima di uscire da casa, prego il Signore affinchè mi protegga dagli scemi e mi scansi dai guai, perchè credo che nessuno, nemmeno io sia perfetto. DIO è grande e immenso per questo aiuterà anche te.

Personalmente, da parte mia hai tanta solidarietà. Ti auguro un GRANDE IN BOCCA AL LUPO per una risoluzione positiva del tuo caso, per la quale ne sono certo, andrà tutto per il migliore dei modi.

Vai avanti con forza, e vivi con orgoglio il tuo lavoro. Per le esperienze di tutti i giorni, di lavoro e non, credo che non si finisce mai di imparare…

Io con l’aiuto del Signore, speriamo che me la cavo.

Con Affetto, un amico qualsiasi.

  01/04/07      16:46

Caro Umberto, la forza della tua onestà e la passione per il nostro lavoro ti daranno la serenità giusta per continuare a guidare con professionalità, sapendo che la tua vicenda rappresenta quello che ad ognuno di noi può capitare. Siamo tutti con te. Forza e guardiamo avanti.

Ciao Umbè.                  

 03/04/07   01:49

ciao sono xxxxxxxxxxx, , solo oggi ho letto il tuo messaggio, in quanto ho avuto il pc fuori uso e ho dovuto formattare. Ti volevo solo salutare e darti la mia solidarietà e il conforto ma anche l’incoraggiamento ad una veloce e felice soluzione al tuo problema. Sono cose che ti segnano nell’ambito del lavoro e non solo…

L’azienda non ha mai protetto e assistito nessuno di noi.

Forza che tutto si risolverà presto e al meglio.

Un abbraccio

 

 

 

 

 

 

 

 

LIBERTA’    DI    PARLARE ?

 

 

Se una persona parla ad un  amico e gli racconta dei fatti personali che male c’è.

Se una persona telefona ad un amico e gli racconta dei fatti personali che male c’è.

E’ forse vietato sfogarsi con un amico?

E se gli amici fossero due, tre, quattro,…….tanti?

Perché uno non puo’ parlarne con  due, tre, quattro,…tanti?

Perché uno non puo’ telefonarne a due, tre, quattro,….tanti?

E cosa cambia se oggi, nell’era di internet, per comunicare in modo piu’ semplice e veloce con due, tre,quattro,….. tanti, si usa la posta elettronica?

 

                                                                                              Un saluto

                                                                                         Umberto Ceraso

 

Libertà di parola

Posted in LE TUE PROBLEMATICHE on 4 aprile 2007 by petrusweb

LIBERTA’    DI    PARLARE ?

 

 

Se una persona parla ad un  amico e gli racconta dei fatti personali che male c’è.

Se una persona telefona ad un amico e gli racconta dei fatti personali che male c’è.

E’ forse vietato sfogarsi con un amico?

E se gli amici fossero due, tre, quattro,…….tanti?

Perché uno non puo’ parlarne con  due, tre, quattro,…tanti?

Perché uno non puo’ telefonarne a due, tre, quattro,….tanti?

E cosa cambia se oggi, nell’era di internet, per comunicare in modo piu’ semplice e veloce con due, tre,quattro,….. tanti, si usa la posta elettronica?

 

                                                                                              Un saluto

                                                                                         Umberto Ceraso